venerdì 30 ottobre 2009

Un articolo interessante. Un'ora con Dallas Schoo, tecnico personale di The Edge

Vi proponiamo la traduzione di un interessante intervista fatta durante l'attuale 360 tour a Dallas Schoo, tecnico personale di The Edge. Nell'articolo sono molte le info interessanti per fan ed edgeiani. L'intervista sarà pubblicata in più episodi. Ringraziamo Cristina per la collaborazione nella traduzione.

<<U2 Esclusiva: svelato il live setup di The Edge


Chitarre, ampli ed effetti ... troverete tutto quì!


Il 360° tour degli U2 è ovviamente un’operazione imponente, e non sarebbe un eufemismo chiamarla “il più grande show sulla Terra” - o da qualsiasi altra parte musicalmente parlando. 

Ribattezzato The Claw dopo la fase di progettazione, -  comparendo come un’imponente struttura robotica e definito il più grande (e il più costoso) palcoscenico rock’n’roll della storia, quello che offre al pubblico dello stadio una vista panoramica della band - è un lungo cammino da  “three chords and the truth" (tre accordi e la verità: basso, chitarra, batteria e la voce di Bono. ndr). 

Siamo a 5 ore prima dello spettacolo all’interno del vasto Giants Stadium. Il terreno ed i sedili della sede con capienza 80.000 sono vuoti, ma sono improvvisamente scosso da una travolgente esplosione di musica prodotta da tre musicisti sul palco che eseguono la seconda migliore versione di City Of Blinding Lights che io abbia mai sentito.

Nel trio che sto ascoltando, che potrebbe comunque eseguire l’interpretazione fino in fondo, ci sono Dallas Schoo, Stuart Morgan e Sam O’Sullivan, rispettivamente i tecnici di The Edge, Adam Clayton e Larry Mulle Jr.

Tuttavia, è inquietante quanto suonino come loro. Schoo cambia le chitarre e modifica qualche settaggio sul pedale di Edge. Qualche cambio di chitarra in più - una Rickenbacker, una Music Rising Les Paul, una Stratocaster nera - ed esegue brani di canzoni (parti di Ticket To Ride, Angie dei Rolling Stones e, ma che cavolo!, Stairway To Heaven).

Poi Schoo mi vede e mi fa cenno di salire sul palco. L’affabile nativo del Kentucky mi saluta calorosamente e così gli dico che lui e i suoi colleghi tecnici potrebbero formare la più grande tribute band degli U2 in circolazione. Schoo ride di cuore. Quando gli chiedo se gli U2 stasera cercheranno di fare delle cover dei Led Zeppelin, lui ride di nuovo e dice, “No, no, no. Ci stiamo solo divertendo. Stiamo provando i suoni, ma giochiamo a fare le rock star quando lavoriamo.” 

Con 43 chitarre e una marea di attrezzatura elettronica (per l'elenco completo e definitivo, ci rivediamo alla fine dell'ultima parte di questo articolo) a cui badare, Schoo potrebbe proprio essere l'uomo più impegnato del mondo in questo mestiere. Mentre The Edge ha il compito di rendere magia sonora ciò che viene fatto in ogni serata, Schoo resta in piedi fino all'alba, ad effettuare il mapping di ogni performance, tracciando le modifiche della chitarra e controllando la predisposizione dei presets degli effetti in costante mutazione.

Oh, e non dimentichiamoci il cambio delle corde su tutte quelle chitarre - in ogni giorno qualsiasi, lui ne accorda personalmente 20. "La maggior parte è un gioco da ragazzi", dice. "Si inizia solo a sentire come un lavoro di routine quando sto lavorando su una 12-corde".



Dallas Schoo con la pedaliera Skrydstrup di The Edge sul palco nel Giant Stadium durante il 360 Tour.  (foto di Joe Bosso)

Schoo è il braccio destro di Edge dal 1986. Dopo aver lavorato un po’ con tutti, da Hall & Oates a James Taylor, è stato chiamato ad incontrare gli U2, mentre stavano completando l’album The Joshua Tree. Ma l'offerta di andare in viaggio con la band irlandese è stata una cosa difficile da accettare. Schoo chiese consiglio all’iconico promoter live degli U2 Bill Graham. Graham, che li riconobbe come star dalla prima volta in cui li vide, disse a Schoo, "Questi ragazzi stanno per diventare grandi."

Ventitré anni dopo, Schoo è ora non solo il tecnico personale di Edge e suo dipendente a tempo pieno, ma un confidente fidato, che resta a fianco del chitarrista ad ogni singolo concerto e sessione di registrazione. "Questa è la cosa più sorprendente di Edge e la band," dice, "la quantità di fiducia che hanno in te se dimostri il tuo valore. Ancora mi si stringe il cuore quando Edge e Bono mi chiedono delle idee in studio. Penso tra me e me: Ehi, siete voi i geni. Voi avete scritto le canzoni, voi le suonate! Io sono solo stato assunto per dare una mano qui!". 

Schoo parla con doppio senso e dice che ha bisogno "di un'ora o poco più," e dopo aver ricevuto conferma dallo staff di produzione per del tempo libero, mi porta in giro per una visita guidata di una collezione da capogiro degli amplificatori, effetti e chitarre che costituiscono il suono di The Edge. 

Mi sento strano a stare in piedi sotto un enorme artiglio, Dallas” dice Joe Bosso.  

[Dallas ride] "Bisogna prendersi un paio di minuti per abituarsi. Ma lo dimentichi piuttosto velocemente. Ha un aspetto piuttosto impressionante di notte con tutte le luci e lo schermo video." 

J: C’è qualche differenza per The Edge a lavorare su un palco di questo genere? C'è molto spazio in più per lui per il movimento e tutto è molto più libero… 

D: “Questo è vero. C’è molto più spazio per lui da gestire. Non è legato ad una piccola zona e non riesce a stare vicino alla sua pedaliera come al solito. In parte è fantastico perché dà alla folla uno show molto intenso, ma presenta problemi audio per lui e che io ho dovuto capire.  
Durante la nostre prove a Barcellona, quando abbiamo visto il palcoscenico per la prima volta, e la band ha iniziato a prendere familiarità, Edge mi ha chiesto se potevo gestire la maggior parte dello spettacolo - cioè, dovrei essere quello che cambia gli effetti, ma anche quello che si occupa delle chitarre? 

Edge è un tipo molto preciso con la chitarra. La scorsa notte ha usato 21 chitarre diverse per 24 canzoni. Ora lui è più sintonizzato con il suono di ogni chitarra di quanto fosse mai stato in qualsiasi altro tour. Così io devo restare concentrato ogni secondo. Devo sempre essere pronto con una nuova chitarra, e devo essere pronto per tutti gli effetti che mi segnala.” 

J: [Mi indica la Skrydstrup, il grande switching system] Ma Edge ha la sua pedaliera personale.  Cambia gli effetti anche da solo qualche volta, giusto? 

D: “Sì, vero, ma ogni volta che si allontana dalla pedaliera, il che accade spesso, diventa tutto compito mio. E lascia che ti dica, questo tour è stato davvero una sfida in questo senso. Durante lo spettacolo, quando sono laggiù [indica verso le scale che portano sotto il palcoscenico], tutto quello che ho è una finestra da sei pollici per tenerlo d’occhio." 

J: Una finestra da sei pollici? Come riesci a guardarlo per tutto il tempo? 

D: [ride] “Non posso. Non per tutto il tempo. Non è facile. E ciò che rende la cosa ancora più difficile è che, per la prima volta in assoluto, Edge ha un auricolare e microfono senza fili, così da poter cantare e  muoversi sul palco. In passato, poteva spegnere il microfono e darmi suggerimenti. Ora deve provare a coprire con la mano il microfono e darmi indicazioni, o prova a farlo con alcune espressioni facciali” >>


Fine prima parte.

le Band

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